2. Work in progress.

work in progress

“L’uso diffuso e quotidiano delle tecnologie permette e richiede un’organizzazione diversa dello spazio dell’apprendimento. Di qui la necessità di una progettazione integrata tra gli ambienti che potremmo definire, mutuando un’espressione dal mondo degli ambienti on line, “interoperabili”, in cui si pratica una didattica coinvolgente che non ha paura di “pareti trasparenti” che consentono la condivisione “oltre l’aula”.  La matrice della scuola è pensata in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio a seconda della attività desiderata. La flessibilità degli arredi e la polifunzionalità degli ambienti permette di aumentare il tempo di utilizzo grazie alla possibilità di riconfigurazione finalizzata allo svolgimento di attività diverse.” (Elena Mosa – Ricercatrice Indire) – L’Istituto, con il prossimo anno scolastico 2015/16, adotterà un’organizzazione degli spazi secondo delle aule tematiche suddivise per dipartimento e per discipline, in cui saranno gli studenti a spostarsi da ambiente ad ambiente e non più rigidamente i docenti. Ciò presuppone l’adozione di strategie metodologiche nuove sia nella didattica quotidiana sia in questa fase organizzativa. Pertanto si sta già provvedendo alle infrastrutture (arredi, targhe, colorazioni differenti delle pareti per disciplina…) ed ad un regolamento apposito sulla viabilità e sulla scansione dei tempi. Particolarmente attiva è la partecipazione sia dei docenti che degli studenti ( Bova Alessandro – Di Fazio Herika – Di Giovenale Stefano – Paci Andrea – Guida Flavia – Manes Luigi – Pustorino Marco – Cortese Domiziano – Verdecchia Gaia – Miano Davide – Marra Alberto). Questo rafforza l’idea di una scuola dove le componenti sono, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, perfettamente in sinergia.