Giornata formativa 22 gennaio 2024

Nell’Auditorium del Liceo Volterra si è tenuta oggi, lunedì 22 gennaio 2024, una giornata formativa sugli impatti ambientali e sociali dell’industria della moda. L’evento dal titolo “La sostenibilità è di moda? Dai modelli di produzione e consumo fast a quelli circolari” è inserito nell’ambito delle attività previste dal progetto “Volterra Sostenibile”.

La Dirigente Emilia D’Aponte, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato come oggi sia cambiato il valore che si attribuisce agli oggetti in generale e ai capi di abbigliamento nello specifico. Un tempo era la qualità ad orientare gli acquisti, oggi si dà importanza, invece, alle tendenze della moda indipendentemente da come gli abiti vengano prodotti.  Si assiste, quindi, sempre più in modo diffuso, alla tendenza di una moda fast a basso costo, dove le collezioni si alternano con cadenza bisettimanale o addirittura settimanale.

In apertura dei lavori la prof.ssa Rossella Gnerre, referente del progetto “Volterra Sostenibile”, dopo aver sottolineato il ruolo che la Scuola ha nel promuovere, attraverso una didattica mirata, la cultura della sostenibilità, ha presentato, insieme ai ragazzi della 2 SE, Sara Flamini, Aurora Di Giulio, Sofia del Fiume ed Emanuele Nicastro, i risultati dell’Indagine sulle abitudini di consumo di un campione di 253 studenti nell’ambito dell’acquisto, utilizzo e smaltimento degli indumenti. 

Dall’indagine è emerso che, nel nostro campione di studenti, i punti di forza e quelli su cui bisogna ancora acquisire maggiore consapevolezza sono tra loro bilanciati, tuttavia esiste, nei nostri ragazzi, una predisposizione al cambiamento e la volontà di riconsiderare alcune scelte in favore di uno stile di vita più sostenibile.

L’intervento della dott.ssa Priscilla Robledo, Lobby & Advocacy Coordinator, Campagna Abiti Puliti, ha puntato i riflettori sullo sfruttamento dei lavoratori nell’industria della moda, pagati con salari che non consentono di vivere dignitosamente e privi di qualsiasi tutela.

L’intervento della prof.ssa Silvia Serranti, docente ordinario di Ingegneria delle Materie Prime presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente dell’Università La Sapienza, ha avuto come focus tematico la ricchezza che i rifiuti, in particolar modo quelli tessili, possono generare in un’ottica di economia circolare. La docente ha spiegato ai nostri studenti il ciclo di un rifiuto tessile e, sottolineando la differenza tra riuso e riciclo, ha illustrato le procedure con le quali è possibile estrarre dai rifiuti materie riutilizzabili, secondo i principi dell’ urban mining.

Infine l’imprenditore di Prato Beppe Allocca, che si definisce artigiano teatrante, ha concluso i lavori divertendo i ragazzi con un ironico monologo sulla storia dei “cenciaioli” che riciclavano scarti tessili e indumenti usati – i”cenci” appunto- sin dal 1850.

L’evento è stato curato dal team “Volterra Sostenibile”: prof.sse Rossella Gnerre, Michela Gasparini, Maria Maldini, Alessandra Schiavone.